La storia dei ventilatori da soffitto
Una passato ricco di fascino
Gli “agitatori d’aria elettrici” (così venivano chiamati agli inizi del secolo scorso i ventilatori da soffitto) sono stati forse i primi veri “elettrodomestici” venduti su vasta scala e a livello globale. Forse non tutti sanno che gran parte del merito della loro diffusione è da imputare ad una industria italiana, la Ercole Marelli che per prima lanciò sul mercato una serie di modelli più leggeri, eleganti, funzionali, e soprattutto più adatti per un uso domestico.
La Ercole Marelli in particolare raggiunse e mantenne a lungo, specialmente nel periodo fra le due guerre, la leadership mondiale del settore tanto che i suoi ventilatori da soffitto erano considerati ovunque di qualità superiore. Si consideri ad esempio che, solo nelle colonie inglesi, furono acquistati più ventilatori della Ercole Marelli che di tutti gli altri produttori messi insieme!
A partire dal 1905, sempre grazie alla Marelli, venne immesso sul mercato quello che sarebbe divenuto il più rappresentativo ed efficiente ventilatore da soffitto a tre pale dei primi del ‘900: il Maestralino, un modello esportato in tutto il mondo in quantità elevatissime per almeno tre decenni.
Realizzati con materiali praticamente indistruttibili (blocco motore in ghisa e ottone per le finiture), i ventilatori da soffitto d’epoca, benchè sempre più rari, sono tuttora reperibili solo per il fatto che la maggior parte di essi è ancora funzionante. Per come siamo oggi abituati a percepire la qualità di un prodotto, è assolutamente inimmaginabile quanto questi ventilatori venissero costruiti per durare. Ancora oggi, una volta restaurati e rimessi in funzione, stupiscono per efficienza, durata e bellezza.